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Viaggia, Lady Y, viaggia...

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CAPITOLO V

Passati parecchi giorni la nave Bandiera Rossa era ancora in alto mare… Era un giorno tranquillo come tanti, ma non era lo stesso da quando la ciurma aveva un'ospite molto particolare: Lady. A proposito dove era la nostra amica? Indovinate… si trovava seduta ad un tavolo nella biblioteca della nave. Non era sola: era davanti a Drake, vestito e mascherato come sempre, ma senza cappello, che stava scrivendo su una grande lavagna e teneva un libro aperto nell'altra mano.
La ragazza, che aveva ancora i vestiti da uomo ed il suo solito mantello ed aveva i capelli legati a coda, scriveva su un quaderno seguendo la lezione del suo "maestro" con attenzione.
"… Questa formula si risolve in questo modo." le spiegò Drake chiudendo il libro di algebra e rivolgendosi a lei "Per oggi basta. Tra 15 minuti andrai all'infermeria per continuare la lezione di pronto soccorso del dottor Ernest."
Rispondendogli la fanciulla annuì e chiuse il quaderno.
"Domani avrai delle verifiche su tutto ciò che ti ho insegnato." continuò il capitano sforzandosi di essere severo con lei "Spero che tu non sarai confusa. Me lo auguro."
Così lei si mise a scrivere qualcosa su un foglio e glielo porse "Sì, sarò pronta per domani… Quando ti posso vedere trasformato in DINNOSAURO?"
"Si scrive "dinosauro" con una sola "n"." replicò l'uomo dandole un'occhiata un po' dura "Ora vai alla lavagna e scrivi di nuovo "DINOSAURO", ok?"
Lady si alzò ed andò verso la lavagna, prese un gessetto e stava per scrivere… Proprio in quel momento entrò Jack con un vassoio dove c'erano un paio di tazze, una teiera ed una profumata torta ancora calda "È l'ora della merenda! Ecco la torta di mele e di noci!"
Sentendo ciò e quel dolce profumo a Lady venne l'acquolina in bocca e stava per avvicinarsi al giovane cuoco però venne fermata da Drake che le ordinò di scrivere la parola prima e poi di fare merenda.
Visto che la ragazza era abituata a scrivere velocemente sui fogli con una penna o matita, ma sulla lavagna con un gesso no… Impiegò più tempo a scrivere "DINOSAURO" come se fosse una bambina della Scuola Elementare mentre il giovane versò del tè nelle due tazze e tagliò un paio di fette della torta.
"Bene, hai corretto la parola." disse Drake con le braccia incrociate "Ora puoi fare merenda." e prese una delle calde tazze. Così la fanciulla si sedette e subito assaggiò la torta con gioia.
"Lady, ti è piaciuta anche questa?" le domandò il giovane cuoco con grande orgoglio "E quale delle torte preparate da me ti piace di più?"
Ogni giorno Jack faceva parecchi dolci diversi per la colazione e le due merende: mattiniera e pomeridiana, soltanto per la ragazza. Lei non sapeva quale dolce le piacesse di più e soprattutto prima di fuggire non aveva mai assaggiato neanche un biscottino e neppure un piatto saporito… Non sapendo scegliere sollevò le spalle.
"Nessun problema, cara." sorrise il ragazzo facendo il romantico come al solito "Posso preparare altri dolci!"
"Così potrai ingrassare la nostra ospite." mormorò il capitano serio che stava bevendo il tè.
"Eh? Ma se è sempre uguale dopo aver mangiato 6 volte al giorno!" esclamò Jack che poi si accorse di essersi tradito ed immediatamente si mise la mano sulla bocca.
A quelle parole Drake, sorpreso, si era scottato la lingua e sputò del tè e si rivolse al giovane con tono interrogativo "Jack, cosa vuoi dire? Hai fatto mangiare Lady di nascosto?"
"Ehm… Non è così…" balbettò il cuoco imbarazzato…
"Non ti rendi conto?" lo rimproverò Drake in modo austero "Non devi infrangere le regole di questa nave! Non devi esagerare usando tutte le provviste che abbiamo preso l'ultima volta! Siamo in alto mare da settimane e non siamo ancora a terra! Hai idea cosa potrebbe succedere? Se una nave nemica ci attaccasse noi non avremo sufficientemente forze ed energie per combattere!"
Il ragazzo teneva la testa abbassata in silenzio però Lady si alzò e gli diede il suo piatto con un pezzetto di torta.
"Che c'è? Forse non ti è più piaciuta?" le domandò Jack, incredulo, dopo aver preso il piatto.
La fanciulla scosse la testa con un sorriso dolce e spinse il piatto verso il ragazzo come se volesse dirgli di non preoccuparsi e poi uscì dalla biblioteca lasciandolo solo con il capitano il quale sembrava colpito dal suo gesto… Mentre il ragazzo si ricordò di essere nei guai e cercava di filarsela dai rimproveri di Drake portando via il vassoio.
"Ehi! Dove credi di andare?" lo fermò l'uomo mascherato che stava avvicinandosi al giovane il quale supplicò "Mi dispiace davvero, capitano! Non farò più questo errore! Seguirò fedelmente tutte le regole della nave!"
Ma Drake rimase zitto e mise la sua tazza sul vassoio tenuto da Jack innervosito e prese il piatto di Lady e gli ordinò con una voce calma di andare via.
Ascoltando ciò il giovane pirata era meravigliato: temeva di essere continuamente rimproverato dal capitano.
"Cosa aspetti? Vai ora!" ripeté l'uomo dalla maschera fissandolo con occhi seri.
"Sì, subito, capitano!" uscì facendo un lungo sospiro di sollievo.


E vide un gruppo dei suoi compagni che bisbigliavano animatamente. Così si avvicinò loro e cominciò ad origliare alle loro spalle… "Tu lo dici?", "Certo che sì!", "Ma siamo proprio sicuri?", "No, non ci credo!".
Jack non aveva nessuna idea di cosa diavolo stessero discutendo quindi chiese loro dopo aver poggiato il vassoio "Ragazzi, si può sapere di cosa parlate?"
"Non parliamo di "cosa", ma di "chi"!" corresse il biondo Thomas rivolto al giovane.
"Chi?"
"Ma "chi"? Non hai idea di chi parliamo?" mormorò Athos, un altro pirata incredulo "Da quando siamo fuggiti dall'isola Sunflower parecchie cose sono cambiate su questa nave!"
"Volete dire che la causa dei cambiamenti è Lady?" domandò Jack con una nota di preoccupazione nella voce "Non la considerate mica come un problema?"
"Noi non lo pensiamo affatto, ma…" stava rispondendo il grosso Goliath che venne interrotto da qualcuno alle sue spalle "Certo che è un bel grande problema!"
Subito si girarono e videro Vincent con le braccia incrociate ed un'espressione molto seria.
"Ma perché dici così?" gli chiese il giovane cuoco dandogli un'occhiata un po' truce "Lady non ha creato nessun problema…"
"Non avete ancora capito?" esclamò Vincent a voce alta sciogliendo le braccia "Quella ragazza è un po' troppo strana, non lo avete notato? Lei sa leggere e scrivere e conosce i numeri, ma non sa contarli! Sa perfettamente tutto soltanto della geografia!"
"È vero, Vincent." disse Thomas cercando calmarlo "Non sa neanche cucinare e pulire e le sue abilità di combattere assomigliano parecchio a quelle della Marina…"
"Appunto!" gridò ancora il corsaro dai capelli neri "Lei potrebbe essere della Marina! Non possiamo fidarci assolutamente di lei! Non lasciatevi ingannare dalla sua "ingenuità", è troppo brava per poter fingere!"
"Ma, Vincent, non credo che la nostra amica sia della Marina e soprattutto finga!" esclamò Goliath cercando di difendere Lady "Il capitano le dà delle lezioni; io di combattimento; il dottor Ernest di pronto soccorso; Athos di pulizia ed ordine; Jack di cucina e…"
"Hai detto bene "la nostra amica", eh?" interruppe di nuovo Vincent senza nascondere la rabbia ed anche la preoccupazione "Non posso credere alle mie orecchie! Non vi rendete conto che vi siete tutti ammorbiditi dalla bellezza di quella ragazza muta? Me lo auguro presto che appena arrivati alla prima terra Drake la abbandonerà subito!"
"Adesso basta!" urlò Jack avvicinandosi a lui e fissandolo in cagnesco "Hai davvero esagerato troppo! E non ti permetterò più di parlare di Lady in quel modo! Ti comporti così solo perché sei il vicecapitano!" e poi si allontanò e riprese il vassoio però si accorse che non c'era più la torta "Ma che diavolo…?" ed immediatamente si rivolse ai compagni e notò Goliath che stava fischiettando con un'aria "innocente" così si avvicinò a lui e vide la sua bocca ed i suoi baffi sporchi di briciole "Sei stato tu, Goliath!!!! Hai mangiato tutta la torta!!! Brutto golosone, ti ammazzo!!!" e lo picchiò con il vassoio.
"Ahi! Mi dispiace!!!" piagnucolò il grosso pirata cercando di fuggire, ma era lo stesso inseguito da Jack che continuava a picchiarlo ancora "Non ho potuto resistere al profumo della torta! Ahi!"
"Cosa è successo, ragazzi?" domandò il dottor Ernest appena arrivato osservando il giovane correre inseguendo e picchiando Goliath di qua e di là.
"Be', Goliath ha mangiato tutta la torta…" rispose Thomas sollevando le spalle.
"Ah." disse il vecchio "Poco fa vi ho sentito gridare. C'è qualche problema?"
I compagni si guardavano indecisi ed un po' imbarazzati: non se la sentivano di rispondere davanti al vicecapitano quindi inventarono delle scuse dicendo di aver un lavoro urgente da fare. Così lo lasciarono solo con Vincent.
Il medico aveva capito subito che erano scuse e si rivolse al sottoposto per un attimo di silenzio… "C'entra la nostra ospite, vero?"
Alle sue parole Vincent abbassò gli occhi e forse era ancora arrabbiato…
"Cosa hai contro di lei?" continuò Ernest in modo calmo e paziente "È una brava ragazza molto dolce e gentile con tutti."
"Particolarmente con Drake!" si innervosì il vicecapitano frettolosamente "Anche tu ti sei ammorbidito come tutti!!!!"
"Allora?" gli chiese il medico di bordo mantenendo la sua incredibile pazienza "All'inizio era molto impaurita e smarrita. Con Drake si sente protetta, cerca di capirla."
"Non riesco a capire il capitano che la aveva salvata dalla disavventura" commentò Vincent che si era un po' calmato "e l'ha portata qui invece di lasciarla in un posto sicuro prima di lasciare l'isola Sunflowers!"
"È stata la ragazza a supplicarlo di venire con noi. Forse ha qualche problema con la legge." spiegò Ernest guardando il cielo "Drake non poteva mica ignorarla così facilmente…"
"Ma quella "Lady" non ci ha raccontato ancora niente!" commentò il corsaro dai lunghi capelli neri preoccupato "E neppure ha spiegato il motivo dello schiaffo a Drake!"
"Sssshhh!" lo zittì il medico facendo un segno di stare zitto "Non ti conviene farlo sentire a nessuno. E non devi chiederlo né a Lady né al capitano perché è una loro questione privata!"
"A proposito dov'è il capitano?" chiese Vincent girando la testa per cercarlo.
"A quest'ora dovevo insegnare la lezione di pronto soccorso a Lady, ma è entrato Drake con una fetta di torta così li ho lasciati soli nell'infermeria. È tutto." gli rispose il dottore.
Alle parole del medico Jack smise di picchiare Goliath ed immediatamente andò da lui domandogli incuriosito "Davvero? Drake ha portato la fetta di torta a Lady nell'infermeria?"
"Sì." gli rispose il calmissimo Ernest.
"Ma è magnifico!" si rallegrò il giovane cuoco.
"Jack, perché sei così contento?" gli chiese l'uomo anziano con tono dubbioso "Questa non è mica la prima volta che lei mangia i tuoi dolci."
"Non hai capito?" sorrise ancora il ragazzo come se fosse al settimo cielo "Quello che ha fatto il capitano significa che lui è affezionato a Lady e vorrà che lei faccia parte della nostra ciurma! Chissà quante avventure passeremo io e la dolcissima Lady…" abbracciò il vassoio, ormai non più uniforme, sognando ad occhi aperti.
"Un momento! Com'è ti è venuta in mente, Jack???" esclamò Vincent agitando le mani "Non si è mai detto che Drake la abbia accettata come una della nostra ciurma!"
Ma il giovane non gli diede la retta e continuava a sognare ancora sorridente mentre Goliath, leggermente sofferente, si avvicinò a loro e vide Jack, che abbracciava il vassoio, e chiese al sottoposto ed al medico cosa Jack avesse in mente.
In quel momento arrivò il capitano con il suo solito cappello ed il piatto vuoto ed avvertì Ernest che Lady lo aspettava nell'infermeria. Così il vecchio tornò al suo studio, invece gli altri tre rimavano ancora fermi.
"Cosa è successo a Jack?" domandò Drake dopo aver notato la sua strana espressione.
"Oh, non ha importanza." rispose Vincent sollevando le spalle "Goliath, accompagna Jack in cucina."
Quindi il grosso pirata prese il piatto dalle mani del capitano e trascinò il giovane ancora sognante. Lo afferrò per il mantello portandolo in cucina.
"Capitano, com'è andata?" gli chiese il vice cercando di non dimostrarsi preoccupato "La ragazza ti ha creato qualche problema?"
Drake scosse la testa "No, no… Nessun problema! È come una bambina pura e brava ed anche molto curiosa…"
"Ma non è una bambina! Non hai notato il suo corpo?" esclamò il sottoposto sorpreso.
"Lo so, Vincent. Ma si comporta proprio come se lo fosse…" spiegò l'uomo mascherato con la sua solita voce calma.
Tutti sapevano che lei ignorava moltissime cose tranne la geografia, l'unica cosa della quale sapeva tutto, e non aveva mai raccontato il suo passato misterioso a nessuno. Forse tutti della ciurma Bandiera Rossa erano compiaciuti per il fatto che Lady fosse una ragazza, priva di voce, così tanto ignorante e piena di voglia di conoscere molte cose e di imparare qualcosa di utile, quindi tutti erano disposti ad insegnarle tante cose: come cucinare, pulire, studiare ed altro… Lei era tanto buona e dolce anche se non aveva ancora imparato bene le buone maniere: sicuramente non aveva mai ricevuto una buona educazione (come per esempio non sapeva né usare le posate per mangiare né sedersi con gambe chiuse né abbottonarsi bene la camicia, ecc.). Seguiva ogni cosa che le spiegavano senza problemi o protesta, all'inizio si comportava in modo timido, ma non faceva mai un passo indietro, anzi, seguiva ogni lezione con tanta volontà.
"Capitano…" la voce di Vincent interruppe il flusso dei pensieri di Drake "… se ci fosse stato un forte vento saremmo già in vista della terra oggi… Forse ci vorranno altri 3 o 4 giorni… Appena arrivati nel primo luogo abitato cosa faremo della ragazza?"
Ascoltando ciò l'uomo mascherato si stupì molto ed ebbe anche qualche dubbio e non gli rispose niente.
Il sottoposto capiva il suo silenzio, ma continuava a dirgli "… Penso che potremo lasciare la ragazza alle brave persone, gli abitanti del primo villaggio dove arriveremo. È la soluzione migliore per tutti ed anche per lei e soprattutto per te! Altrimenti lei sarà di intralcio per noi. Capitano, non devi dimenticare mai che sei ricercato sia dalla Marina che dal Governo Mondiale e che continuiamo a viaggiare anche nei Mari più Lontani per trovare lo One Piece…"
Dopo aver ascoltato Drake si girò per guardare il mare e con un segno lo invitò ad allontanarsi per rimanere solo. Così Vincent gli ubbidì, senza dire nulla, mentre il capitano era confuso osservando distrattamente il mare e pensando a Lady… "Ricordo ancora la nostra prima notte su questa nave… Non ho mai dimenticato quel momento: per alcuni lunghissimi istanti nessuno di noi due si mosse, ci guardavamo a lungo, come per studiarci… Sentivamo subito che eravamo molto simili: misteriosi e fuggitivi… Mi domando ancora perché è scappata dai suoi fratelli e si sveglia nel cuore di ogni notte… ed anche soltanto io riesco a vederle le ali di farfalla a volte…"
Purtroppo lui ignorava che per caso Lady aveva sentito di nascosto la loro conversazione alla porta del corridoio e cominciava ad aver dei turbamenti stringendo dei panni bianchi e si allontanò lentamente per andare all'infermeria.
Nello stesso momento il cielo limpido divenne nuvoloso e si alzò un po' di vento.


Non passò molto tempo… Drake camminava sulla nave per osservare i suoi uomini lavorare ed il cielo con nubi scure, però si accorse che tra i corsari c'era anche Ernest.
Come mai è qui il dottore a quest'ora?, si chiese il capitano, Doveva essere nel suo studio per insegnare a Lady. Così andò da lui domandogli se la lezione era finita.
"No, capitano, anzi, è stata rimandata." gli rispose il medico.
"Eh? Rimandata? Cosa è successo?"
"Beh, prima di mandare Lady per prendere dei panni, che si trovavano in un'altra stanza," raccontò il vecchio in modo preciso "era molto preparata e pronta per seguire le mie lezioni di pronto soccorso. Ma quando è tornata il suo umore è cambiato di improvviso."
"Forse si è sentita male?" gli domandò Drake con tono preoccupato.
"No, è diventata molto distratta e nervosa e non riusciva a seguire la mia lezione." gli spiegò Ernest con voce calma "Fino ad oggi non è mai stata così, quindi ho pensato che era troppo stanca ed ho rimandato questa lezione senza problemi."
"Dov'è ora?"
"È nella camera degli ospiti, credo." gli disse il medico. Immediatamente il corsaro mascherato entrò al coperto per andare dalla fanciulla e pensando preoccupato "Quando Lady è andata a prendere i panni non avrà mica sentito casualmente il discorso tra me e Vincent? Per questo è diventata distratta?" quando era alla porta della stanza degli ospiti bussò avvertendole "Lady, sono io. Posso entrare?"
Nessuna risposta. Ma come poteva rispondere una persona muta?
"Ok, tanto posso entrare lo stesso." le disse ed aprì la porta e trovò Lady, seduta sul letto, che spazzolava i suoi morbidi e lunghissimi capelli sciolti senza guardare il capitano. Sembrava triste e pensierosa…
"Lady?" la chiamò Drake, ma lei non mostrò nessun segno di averlo udito e continuava a spazzolarsi come se fosse completamente indifferente.
L'uomo non si rassegnò, dopo aver posato il suo cappello su una scrivania, e si sedette davanti a lei su una sedia e continuò a chiamarla "Lady, tutto bene?"
Gli occhi della ragazza erano rivolti verso la parete dove c'era una finestrella tonda senza né guardarlo né smettere di spazzolare i suoi capelli.
"Lady! È passata un'ora che ti chiamo!" insisté Drake alzando un po' la voce per attirare la sua attenzione, ma anche mantenendosi paziente "Il dottor Ernest mi ha detto che sei diventata molto distratta."
Alle sue parole lei mise di spazzolare e finalmente lo guardò per un attimo.
Osservando i suoi occhi brillanti, come se stesse per piangere, ed il suo viso appassionatamente dolce ed infinitamente triste. A Drake batté forte il cuore per il grande senso di colpa. Mentre la fanciulla si mise a scrivere su un foglietto e glielo porse senza guardarlo "Mi dispiace, ma ti prometto che starò più attenta per la lezione del dottor Ernest domani."
"Ma non sono venuto qui per rimproverarti!" mormorò il pirata in modo frettoloso ed anche premuroso scuotendo la testa "Sono venuto qui perché sono preoccupato per te!"
Preoccupato per lei?  A quell'ultima frase Lady lo fissò sorpresa e sconvolta e negli occhi di Drake lei percepì dolcezza.
"Sì, hai sentito bene. Sono davvero preoccupato per te." lo disse Drake con tanta premura "Vederti infelice mi rattrista tanto, sai? Se sei triste lo sono anch'io! Forse hai udito parlare me e Vincent…"
Lady abbassò il suo sguardo un po' imbarazzato, ma il capitano le prese il mento tra le dita e le fece sollevare delicatamente il viso per farle incontrare il suo sguardo spiegandole "Non preoccuparti, piccola, prima o poi troverò una migliore soluzione per te." In quel momento rimase stupito per un attimo nel vedere le sue ali di farfalla semitrasparenti e brillanti che svolazzavano con tanta grazia, ma continuò a dirle ancora "Ti prometto che sarai aiutata e protetta." e poi le mostrò un'altra mano chiusa in pugno con il mignolo alzato.
La fanciulla muta non capiva cosa voleva dire quel segno.
"Anche tu, piccola, devi fare questo."
Così lei fece come le aveva detto l'uomo che poi le fece muovere il mignolo con il suo dicendole con un sorriso "Questo è il segno della nostra promessa!"
Però Lady non sembrava ancora convinta, improvvisamente Drake si alzò e la abbracciò facendole appoggiare la testa sul suo petto muscoloso. Lei rimase molto sorpresa da quel gesto inaspettato e pieno di calore pensando "Com'è possibile che le forti braccia e le grandi mani di un uomo rigido e severo, come lui, sono così tanto calde e dolci? E perché mi batte fortissimo il cuore? Eppure non provo nessuna paura, cosa significa questa sensazione strana?"
Poi il capitano si staccò lentamente e le prese la mano dicendole di andare con lui. La fanciulla non aveva nessuna idea cosa voleva fare lui, lo seguì lo stesso. Dopo aver ripreso il suo cappello Drake uscì dalla camera degli ospiti e poi si trovarono di nuovo nella biblioteca.
Cosa vorrà il capitano?, si chiese la ragazza dubbiosa, Dovrà insegnarmi qualcos'altro?
Poco dopo l'uomo le lasciò la mano, mise il suo cappello sull'attaccapanni e cercava qualcosa nella libreria chiedendole con un sorriso "Lady, ti piacciono i romanzi? Di che tipo?"
Ascoltando ciò lei lo guardò in modo strano.
"Mh? Non sai cosa è un romanzo?" le domandò Drake fissandola "Non ne hai mai letto uno?"
No, lei non conosceva affatto un romanzo e neppure il suo significato e gli fece un cenno di no.
"Una favola o fiaba?" continuò il corsaro "Nessuno te la ha mai raccontata da piccola?"
No… Lady si sentì intimidita forse per la vergogna… Ma lui continuò a sorriderle ed a dirle per tirare su il morale "Tranquilla, piccola. Oggi ti racconterò qualche bella favola… Trovato!" e tirò fuori un grosso e vecchio libro e soffiò della polvere rimasta "Coff! Coff! Coff! Quanta polvere… Ora, Lady, vieni con me." e si sedette su un divano ed aprì il librone mentre lei osservava ancora incuriosita.
"Cosa aspetti? Su, siediti accanto a me e guarda queste pagine!" le fece accomandare vicinissimo a lui. Rimase colpita osservando delle illustrazioni coloratissime sulle pagine del librone delle favole. Prima lei era abituata a vedere solo le carte geografiche ed i libri di geografia quindi era piva di fantasia…
Con tanto interesse guardava delle figure sulle pagine ed improvvisamente toccò con un indice una delle immagini mai viste. E poi scrisse su un foglietto e lo porse a Drake il quale lo lesse a voce alta ""Quello è un dinosauro alato?" Ma no! Ah, ah, ah! Quello è un drago, cioè una creatura di fantasia quindi non esiste nel mondo reale." le accarezzò la testa "Ora ti racconto… "C'era una volta…""


""… dopo aver ucciso il drago il principe entrò nel castello per cercare la sua amata immersa in un sonno eterno…"" Drake continuava a leggere la favola però ad un tratto si accorse che Lady si era addormentata sulla sua spalla e poi cercava di muoversi piano per non svegliarla. Poco dopo con la massima delicatezza la fece sdraiare sul divano e le slegò il mantello con il quale la coprì. Dopo averle dato una dolce carezza sulla guancia uscì silenziosamente dalla biblioteca lasciando la ragazza addormenta sul divano e pensò con sollievo di essere riuscito a tranquillizzarla raccontandole qualche favola. Però era anche dispiaciuto perché la ragazza era vittima di ignoranza e solitudine (o isolamento?).
"Capitano!" lo chiamò Thomas che stava dirigendosi verso di lui.
"Ssssttt…" lo zittì Drake indicando la porta della biblioteca "… Lì dentro Lady dorme!"
"Ah… come mai?" gli chiese il pirata biondo abbassando la voce.
"Beh, deve aver avuto un colpo di sonno così si è addormentata sul divano." mentì il capitano per non farla sentire a disagio "E cosa vuoi da me?"
"Ah, sì!" si ricordò Thomas "Da un po' il tempo è tornato sereno. E poi il pranzo è pronto."
"Bene, ora andiamo in sala da pranzo." disse Drake pensando ancora alla ragazza misteriosa…


Qualche ora più tardi nella biblioteca Lady si svegliò e sembrava essere più calma ma un po' confusa perché al suo risveglio il suo primo pensiero fu Drake… si chiedeva "È normale tutto ciò…" così decise di uscire per prendere una boccata d'aria.
Fuori alcuni pirati, che la incontravano, la salutarono in modo gentile. Lei li ricambiò con un sorriso e si appoggiò alla balaustra per vedere il mare e notò che il vento era piacevole e c'era ancora il sole caldo… Chiuse gli occhi per sentire il calore dei raggi solari ed il profumo salato del vento ed anche il dolce rumore delle onde marine pensando "Che santa pace! Qui mi sento più serena e libera… Questa Bandiera Rossa non è come le altre navi dove ho navigato: la ciurma di Drake è molto gentile, buona e simpatica…"
Aprì subito gli occhi ricordando a Drake "Ah! Mi ero quasi scordata di lui… Devo cercarlo per dirgli una cosa…" non sapendo di essere stata osservata dal capitano il quale era accanto all'albero maestro.
"Mi sembra più rilassata… Sono riuscito a tranquillizzarla…" pensava l'uomo mascherato che continuava a fissare la fanciulla con i capelli liberi e sciolti ed il vecchio mantello ed anche le grandissime ali di farfalla brillanti mossi dalla dolce brezza "… Potrei dirle qualcosa…" stava facendo un passo per dirigersi verso Lady però fu trattenuto perché vide Jack avvicinarsi alla ragazza. La avvertiva con un sorriso che in cucina c'era il pranzo per lei. Così la fanciulla, sorridente, fece un cenno con il capo e con il giovane andò in cucina.
Vedendoli il capitano sembrava un po' deluso, ma sapeva benissimo che lei non aveva pranzato prima quindi pensò che era meglio lasciarla in pace per il pranzo mancato. Le avrebbe parlato più tardi.
Ma non fu facile: quello stesso giorno Lady era molto occupata a lavare i piatti, il pavimento, doveva seguire le lezioni di cucito (non era ancora capace… ma lei non voleva rassegnarsi in nessun modo nonostante si fosse punta le dita)… Tutto questo aveva reso difficile sia a lei che a Drake incontrarsi… Anche lui era molto impegnato… Sembrava che entrambi avessero completamente dimenticato di dirsi una cosa…
Finalmente si trovarono a tavolo per la cena, ma ugualmente non potevano mica "parlare" con facilità davanti a tanti pirati anche se si guardavano in silenzio… Pensavano alla stessa cosa: dopo la cena forse avrebbero potuto trovare un momento per potersi parlare.
Finita la cena Lady andò fuori per guardare la luna piena… Qualcun stava avvicinandosi a lei… Era Drake!
"È freschetta questa sera, vero?" le sorrise il capitano guardandola "Ecco… Da un po' volevo dirti una cosa…"
"Anch'io…" pensò la fanciulla in ansia aspettando che lui avesse finito di parlare, però si avvicinò Vincent, il quale disse "Scusatemi, ma temo che non c'è molto tempo. Capitano, dobbiamo andare in biblioteca per discutere ancora delle rotte."
"Proprio ora?" gli chiese l'uomo mascherato.
"Sì, vorrà molto tempo." rispose il sottoposto "Dobbiamo cercare di risolvere i problemi della navigazione al più presto."
Ascoltando ciò Lady si mise a scrivere su un foglietto e lo porse al capitano "Potrei aiutarvi."
"No, le rotte nel Mondo Nuovo sono ancora sconosciute e soprattutto questo lavoro è roba da uomini e per la nostra ciurma!" esclamò il vicecapitano bruscamente.
Alle sue parole l'espressione sorridente della ragazza si mutò in quella delusa e triste mentre Drake lo sgridò arrabbiato "Vincent! Chiedi immediatamente scusa a Lady!" però lei trattenne per la spalla il capitano come se volesse tranquillizzarlo e gli mostrò un dolce sorriso (forse forzato) e poi si girò andando sotto la coperta.
"Vincent, l'hai trattata malissimo! Perché lo hai fatto?" interrogò Drake fissandolo male.
"Semplicemente lei non fa parte della nostra ciurma!" rispose impulsivamente il suo braccio destro "E soprattutto non mi fido di lei!"
"Finiscila!" ordinò il pirata mascherato freddamente "Lady non ha fatto male a nessuno e voleva soltanto aiutarci!"
Vincent voleva continuare ancora il discorso, ma fu trattenuto perché sapeva benissimo che non poteva trasgredire gli ordini del proprio capitano, quindi mentì dicendogli di aver esagerato troppo e che il giorno successivo avrebbe chiesto scusa a Lady.
"D'accordo, mi auguro che non dovrai più ripetere questo errore!" mormorò Drake con tono poco convinto "Ora andiamo in biblioteca."
"Sì, capitano!" annuì Vincent che stava per andarsene però si accorse che lui era ancora fermo "Capitano? Tutto ok?"
"Poco fa era limpidissimo," disse l'uomo mascherato con il capo alzato verso il cielo notturno "ma adesso la luna è coperta da nuvole scure…"
"Uh? È vero!" anche il sottoposto lo guardò "È proprio strano: il cielo cambia troppo velocemente… Ora dobbiamo pensare alla navigazione." Così i due se ne andarono in biblioteca.


Nella camera degli ospiti Lady si buttò sul letto e si girò sul letto fissando il soffitto… Si sentiva molto triste, ma anche in grande colpa "Il vicecapitano aveva ragione: io non faccio parte della ciurma, anzi, di nessuno! Avrei voluto confessare a Drake di essere una navigatrice da 15 anni, della mia capacità di prevedere il cielo con un mese di anticipo, ma non l'ho mai fatto prima per non ripetere gli errori che ho fatto con alcuni navigatori e dei pirati (per non parlare di quello sbruffone di Kidd Eustass e della sua ciurma)… Avevo troppo paura di finire di nuovo nelle mani sbagliate… Non credo che in questo mondo esistano persone di cui potrei fidarmi anche se penso ancora a Drake ed alle sue gentilezze…" ricordando l'abbraccio pieno di dolcezza del capitano strinse un cuscino contro di sé "… No, è meglio non fidarmi di nessuno e sono condannata alla solitudine eterna…" Sentì la disperazione ed il dolore stringere il cuore.
Poi sollevò la mano verso l'alto e chiuse il pugno con il mignolo alzato come aveva fatto Drake per la promessa…


"Finalmente la riunione è finita…" pensò Drake stanco camminando lungo il corridoio in silenzio "… Si è fatto molto tardi. Chissà la navigazione sarà meno difficile…" appena entrato nella sua camera si spogliò tutto fino a restare in boxer e si sdraiò sul letto matrimoniale per dormire…
Qualche ora successiva sentì entrare qualcuno nella sua stanza e con la massima prudenza e lucidità prese una pistola da sotto il suo cuscino… Quando si avvicinò al suo letto il capitano si alzò di colpo e puntò con la pistola minacciandolo "Se fai ancora una mossa sarai morto!" vide una figura umana, tutta nera a causa del buio "Ti consiglio di non muoverti se ci tieni tanto alla tua vita." Accese la lampadina sul comodino e riconobbe sorpreso nell'ombra nera "Lady? Perché sei venuta qui?"
Lady era a piedi nudi ed indossava solo una camicia di color azzurro scuro troppo grande per lei e continuava a guardare Drake un po' spaventata.
"Cosa ti è successo?" le domandò abbassando la pistola ed avvicinandosi a lei "Non sapevi che non devi entrare nella mia camera: potresti rischiare di essere uccisa?"
Ma ancora in silenzio gli occhi seri di Lady erano fissi in quelli del capitano, che poi capì il suo sguardo.
"Hai avuto di nuovo quell'incubo, forse?"
La ragazza gli fece un lieve cenno di assenso e poi abbassò il capo tristemente.
L'uomo fu colpito dalla sua tristezza e la fissò studiando la sua figura smarrita e riflettendo su come consolarla… "Senti… puoi dormire qui se vuoi…"
Alle parole di Drake la fanciulla alzò subito lo sguardo. Fissò i suoi occhi come se volesse accertarsi che ciò che egli diceva era vero.
"Ti ho detto se vuoi, non ti costringo mica." le spiegò il capitano cercando di chiarire ciò che aveva detto "Il letto è tanto grande. Sei libera di decidere, ok?" e si sdraiò sul suo letto verso destra, però improvvisamente Lady si appoggiò sul suo petto.
"Ma che fai?" le chiese Drake pieno di stupore e rosso per l'imbarazzo "Lady, non intendevo in… Lady?" e notò che lei si era completamente addormentata e sentì il suo respiro che lentamente diventava più sereno. Cominciava a sudare per il forte imbarazzo cercando di non rovinare il suo sonno e pensando "Dorme con me come un agnellino… Come mai è tranquillissima quando sta sul letto con un uomo? Certo, ha i fratelli… Mi domando se per lei è una cosa normale…" era ancora rosso in faccia avvertendo il dolce e delicato profumo dei suoi capelli che gli fece ricordare quello della brezza marina "… Pazienza, siamo entrambi stanchi. Domani le spiegherò…" strinse a sé Lady avvolgendola nel calore del suo forte braccio con delicatezza e, dopo aver spento la luce, chiuse gli occhi…
Finalmente ho finito questo capitolo... Che ne dite? Ho fatto anche un disegno [link] ... :giggle:

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Comments16
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ClowRheed's avatar
la scena finale è davvero commovente e provare ad immaginarla...mi emoziona :D
adesso però non posso continuare ad aspettare ancora per molto, io devo assolutamente
leggere il prossimo capitolo u.u comunque Drake dovrebbe trattare Lady come una donna
e non come una bambina da proteggere