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Viaggia, Lady Y, viaggia...

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Arce78's avatar
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CAPITOLO IX (Seconda parte parte)

Cinque minuti prima… poco lontano da Lady c’era gente inginocchiata davanti ad una nobile mondiale vestita con una tuta spaziale come San Rodrigo, ed aveva anche lei la stessa bizzarra pettinatura ma il colore dei capelli era viola. Non era circondata solo dalle guardie o dagli schiavi, ma anche dagli animali più belli come per esempio un pinguino, un leone, una renna, un’aquila, un leopardo. Tutti avevano un collare-bomba ed erano tenuti al guinzaglio dalla nobile come i servi. Nonostante fossero tutti eleganti e puliti erano infelici e tanto impauriti…
“NON AVETE TROVATO L’ORSO BIANCO???” gridò forte la donna con tono furioso rimproverando le guardie “SIETE PROPRIO INCAPACI!!!”
“Ci dispiace molto, nobile Genoveffa.” disse una di esse con la testa abbassata “Ma l’orso bianco al quale avete sparato è sparito nel nulla…”
“TACI!!! VOIO QUELL’ORSO BIANCO!!!” urlò ancora la nobile facendo spaventare sia le guardie che le persone in ginocchio “Dopo aver comprato un leopardo più bello di questa città mi serviva quell’orso bianco per la mia preziosa collezione!!! Uh?” e si accorse di qualcuno che si era mosso e non si era inginocchiato al suo cospetto. Allora subito gli sparò alla gamba con una pistola.
“AHIIII!!!!!!! CHE DOLORE!!!” gridò Vincent dopo esser caduto “Ma chi diavolo è stato a spar…” non finì la frase perché fu sorpreso nel vedere la nobile mondiale che gli borbottò “Perché non ti sei inginocchiato davanti a me, plebeo? Non sai quanto è grave???”
“Mi dispiace davvero, onorevole…” supplicò il pirata terrorizzato “… Non mi sono affatto accorto della sua presenza… Ero troppo concentrato sula ricerca di… di una mia conoscente…”
“Ah, sì?” mormorò Santa Genoveffa con un malvagio ghigno “Ora non avrai il disturbo di trovare quella persona che conosci, stupido plebeo!” ed alzò la pistola per puntarlo.
“NO! MI PERDONI… MA NON MI SPARI, PER FAVORE!” urlò Vincent pietosamente mentre la nobile continuava a dirgli ridacchiando “Se tu fossi un uomo o animale molto bello, non ti avrei mai ucciso… Plebeo, dì addio al mondo…”
Alle sue ultime parole il corsaro non supplicò ancora perché la sua voce era bloccata per il terrore, chiuse gli occhi per non vedere niente… BANG!!! Però pochissimi secondi prima dello sparo Vincent sentì qualcosa che lo copriva e subito dopo il rumore dello sparo riaprì gli occhi e vide… “Lady! NO!!!”
Sì, era proprio Lady che sopraggiunse il pirata facendolo da scudo.
“Lady!” la chiamò Vincent preoccupato scuotendo la ragazza ormai priva di sensi e scoprì di aver la mano sporca di sangue “NO! TI PREGO, APRI GLI OCCHI!!!”
Nel frattempo Drake, Jack ed Ernest apparvero dopo aver seguito il colpo dell’ultimo sparo e rimasero sconvolti nel vedere la loro compagna sanguinante… Soprattutto il capitano fu completamente colpito ed i suoi occhi blu divennero neri contornati di giallo-arancio. La sua figura umana cominciò a mutare, le sue dimensioni aumentarono, le sue braccia cominciarono a trasformarsi in zampe artigliate, la sua pelle si fece verde e si ricoprì di squame, la sua lunga coda prese a fendere l’aria a colpi duri e secchi. Pochi attimi prima Jack ed Ernest si erano accorti della mutazione del capitano e si allontanarono subito sapendo che era inutile fermarlo. Il tirannosauro, fuori di sé dalla rabbia, emise l’ennesimo ringhio che attirò l’attenzione di Vincent, della nobile mondiale, del suo corteo e delle persone le quali stavano lì attorno. Queste ultime ed anche gli animali schiavizzati ed i servi, presi dal terrore e scapparono, invece Santa Genoveffa e le sue guardie erano paralizzate dallo spavento.
“… C-o-s-a… a-s-p-e-t-t-a-t-e…?” balbettò la nobile, che tremava come una foglia, alle sue guardie “… S-p-a-r-a-t-e…”
Anche se molto spaventati i guardiani cominciarono a sparare contro il dinosauro, ma i proiettili non gli facevano alcun male. Mentre Jack ed Ernest aiutavano Vincent e Lady ad allontanarsi, l’animale gigantesco fece un colpo di coda contro Santa Genoveffa ed il suo corteo spostandoli più lontano.
“CAPITANO!” lo chiamò forte il medico temendo che lui avrebbe potuto perdere del tutto la ragione “LADY STA BENE!”
Alle ultime parole il tirannosauro si calmò e vide la ragazza in piedi che lo guardava tenendosi il braccio sanguinante… Era un po’ sporca e ferita ed aveva i capelli poco disordinati, ma era viva!
Proprio in quel momento arrivarono altri compagni che non avevano avuto nessuna difficoltà di ritrovare il capitano grazie non solo alla sua gigantesca figura, ma anche per le persone che fuggivano spaventate.
“Capitano! Meno male!” gridò uno dei membri della Bandiera Rossa “Ora dobbiamo fuggire: è arrivata la Marina!”
Così Drake tornò alla sua figura umana ed ordinò di tornare immediatamente alla nave e poi si avvicinò a Lady trattenendola e chiedendole se era tutto ok e se era in grado di correre. In risposta la navigatrice, ancora un po’ provata, annuì per due volte e stava correre assieme agli altri però si fermò perché il corsaro mascherato non la seguiva.
“Lady, non preoccuparti: il capitano deve controllare tutti i nostri compagni e poi ci raggiungerà sulla nave!” le esclamò Ernest tranquillizzandola.
Ma la fanciulla aveva troppa paura che Drake sarebbe stato in grave pericolo e non sarebbe potuto tornare più, d’improvviso Jack la abbassò avvertendola “ATTENTA, LADY!” qualcosa tagliò una grossa e lunga ciocca dei capelli della ragazza che fu tanto spaventata ed immediatamente si coprì la testa con il cappuccio.
“Chi diavolo è stato?” chiese il capitano che tirò fuori la spada e l’ascia e si mise dietro Lady e Jack e scoprì che era stato un marine con un paio di boomerang di acciaio tagliante “Rudolph “Boomerang di Acciaio”!”
“Toh, chi si rivede, X Drake “Bandiera Rossa”!” salutò quel soldato con un ghigno che non era solo: era con una ventina dei suoi compagni “Sentivo molto la tua mancanza, sai?”
“Risparmiaci le parole!” esclamò il capitano con occhi di sfida “Attaccare un nemico di spalle è da codardi!”
“Tzè, non sei affatto cambiato…” mormorò Rudolph giocherellando i due boomerang “… Non sai che io sono diventato un tenente da poco? Che ne dici di una bella lotta?”
“Capitano…” bisbigliò il dottore mantenendosi calmo e prudente “… ti consiglio di non farlo perché potrebbero trattenerci fino all’arrivo dell’Ammiraglio!”
“Lo so, Ernest!” disse Drake con tono deciso senza smettere di stare in guardia “Ora dovete fuggire portando Lady alla nave mentre io mi occupo di loro e vi raggiungerò subito!”
Al suo ordine il medico annuì e prese il braccio della ragazza per poter fuggire intanto il tenente Rudolph lanciò le sue due armi ma il corsaro mascherato le schivò con la sua ascia e poi dietro vide la fanciulla che faceva resistenza e non voleva andare alla nave abbandonandolo.
“Lady! Non essere ostinata!” gridò Drake severamente “Devi solo eseguire gli ordini! Scappa ora!” però in quel momento lei si accorse che un marine stava per sparire con un fucile al dottore, allora spinse Ernest con violenza. Un proiettile le attraversò la spalla.
“LADY!!!” esclamarono Drake e la ciurma tutti preoccupati.
La navigatrice si era inginocchiata trattenendosi la spalla ferita, ma alzò la mano per tranquillizzarli… Drake si ritrasformò in dinosauro e, dopo aver fatto un ruggito di rabbia, sferrò Rudolph e la sua flotta con la coda e poi tornò alla sua figura umana e subito prese in braccio Lady un po’ stordita ed ordinò alla ciurma che era il momento di scappare verso la nave.
Andando verso il mare la ragazza non riusciva a resistere al dolore del braccio e della spalla, entrambi feriti, e svenne tra le forti braccia del capitano…


Più tardi Lady riaprì gli occhi, si trovò su letto nell’infermeria della Bandiera Rossa e si girò lentamente e vide alcuni compagni feriti ed Ernest dirigersi verso di lei tenendo in mano un paio di forbici, la qual cosa la spaventò.
“Rilassati, Lady.” le mormorò il medico con tono calmo “Con queste devo tagliarti i vestiti e devo curarti anche dietro.”
Dietro??? La mia schiena???, pensò la navigatrice cono occhi sgranati, NO!, si alzò bruscamente.


“Capitano, siamo riusciti a sfuggire alla Marina.” avvertì Jack avvicinandosi a Drake con una voce stanca ma sollevata.
“Bene.” annuì il corsaro dalle folte basette con le braccia incrociate però sentì qualcuno urlare “Capitano! Capitano!”
Era stato uno dei pirati feriti appena uscito dalla coperta in modo molto allarmante.
“Cosa è successo, Nicholas?” gli chiese Drake.
“… Capitano…” rispose Nicholas con grande affanno “… Lady… è… impazzita!!! Ci stava lanciando degli oggetti nell’infermeria!!!”
“Cosa?!?” esclamarono con stupore il capitano ed altri, così Drake e Jack corsero verso lo studio medico dove trovarono Ernest che cercava ogni modo di avvicinarsi e tranquillizzare Lady la quale era del tutto avvolta nel mantello e si era rannicchiata all’angolo e teneva in mano una bottiglietta di medicina da lanciare. Era molto impaurita e non permetteva a nessuno di avvicinarsi a lei.
“Lady, calma…” le mormorò Drake avvicinandosi lentamente a lei “… si può sapere cosa hai? Sei ferita, devi lasciarti curare da Ernest.”
NO! La ragazza gli fece un violento cenno di no con la testa e lo minacciò di lanciargli la bottiglietta.
“Lady… non vorrai mica lanciarmela?” le domandò il capitano che fece ancora dei lenti passi in avanti “Se continui così, sarò costretto ad usare la forza. Hai perso troppo sangue…”
Quando la fanciulla si accorse di essere troppo vicina a lui le mancò il coraggio di lanciargli la bottiglietta e tentò di fuggire, ma l’uomo le afferrò il mantello strappando involontariamente i suoi vestiti… NOOOOOOOOOO!!!!!!!! Lady era crollata ed aveva sulla schiena nuda qualcosa che fece stupire molto Drake e tutti gli altri che erano nell’infermeria… Per lei era troppo tardi! Tremava tanto e pian piano girò la testa con lacrime per guardarli da dietro e cercava di coprirsi la schiena senza riuscirvi... Questo era il motivo per cui la navigatrice rifiutava sempre gli abiti che lasciavano scoperte la schiena e le spalle, le canottiere ed i vestiti di color bianco o altri colori chiari e metteva il mantello… Lei nascondeva un tatuaggio che odiava e copriva tutta la sua splendida schiena… Il suo marchio non era disegnato a forma di un teschio o qualcos’altro, ma consisteva in un triangolo con intorno tre serpenti ondulati e neri ed un occhio chiuso… Non solo questo: le sue ferite erano completamente sparite ed i suoi capelli erano tornati lunghi dopo il taglio causato dal tenente Rudolph a Leopardia… Dopo un lungo minuto di drammatico silenzio Drake prese una coperta con la quale poi coprì Lady, ancora turbata, e la aiutò a rialzarsi sussurrandole con un tono dispiaciuto ma gentile “Non volevo essere troppo brusco con te… Perdonami… La cosa più importante è che tu stia bene.”
Alle sue parole subito la ragazza, sorpresa, si rivolse al capitano temendo di essere cacciata via dopo la scoperta del suo orribile segreto e poi guardò Ernest, Jack e gli altri che non mostravano nessun’espressione di disgusto, ma le sorrisero con premura e poi la invitavano a sedersi.
Eh? Loro hanno visto quello che ho sulla mia schiena e non sono sotto shock?, pensò Lady guardandosi dubbiosa, forse non conoscono questo marchio oppure fingono? Non lo credo…
“Ecco, puoi asciugarti le lacrime ed il naso.” le disse il medico con la sua solita voce calma porgendole un fazzoletto dopo essersi seduto davanti a lei “Ora ti senti meglio?”
Dopo essersi soffiato il naso la ragazza fece un lieve di assenso e li guardava come se non avesse capito niente mentre Drake si inginocchiò e la incoraggiò “Tranquilla, piccola, noi non fingiamo affatto. Dopo aver visto quel marchio i nostri sentimenti non sono cambiati. Giusto, ragazzi?”
“Sì.” annuirono in coro i membri della ciurma.
Uh? Ma se hanno visto non solo quel tatuaggio…, pensò Lady che non era ancora del tutto convinta.
“Allora potresti spiegarci come mai le tue ferite sono del tutto scomparse ed i tuoi capelli sono tornati lunghi come prima?” le chiese il medico gentilmente “Se non ti va, non preoccuparti e lo capiamo.”
Ascoltando ciò la navigatrice guardò prima Ernest, poi i compagni ed infine Drake e sollevò le braccia per fare capire loro che anche lei non aveva nessun’idea ed avrebbe voluto saperlo…
“Eh? Non dirmi che non sai niente?” le domandò il capitano sorpreso mantenendosi di essere calmo “Ma hai avuto sempre questi poteri?”
Più o meno…
“Dopo la fuga da Sunflowers sei andata al bagno per ferire la tua gamba per non essere scoperta, giusto?” la interrogò Drake ricordando che quel giorno lei aveva che il contorno di un dito sporco di sangue.
Sì…
“Allora non lo fare più, d’accordo?” la replicò l’uomo mascherato con uno sguardo severo trattenendola.
Sì.
Così Drake si alzò e si rivolse a Jack ordinandogli di accompagnare Lady nella sua camera per cambiare gli abiti.
“Sì, capitano.” rispose il ragazzo.
Sulla porta dell’infermeria la ragazza aveva ancora un’espressione poco convinta e poi uscì.
Nello studio medico tornò una atmosfera un po’ tesa ed i pirati guardavano preoccupati il capitano che aveva le braccia incrociate e lo sguardo basso, finché Drake disse con una voce molto seria “… Quel marchio non dovrebbe esistire… È il segno destinato ad una creatura rifiutata e disprezzata… Non perdono chi l’ha marchiato e le ha rovinato la vita.” ed i suoi occhi ed i suoi denti si strinsero per la rabbia.


Intanto Law Trafalgar osservava pensieroso i pesci del mare dal finestrino del sottomarino tenendo la katana sulla spalla.
“Capitano,” lo apostrofò Penguin con Shachi dopo averlo incontrato in corridoio “stai perdendo ancora del sangue.”
“Possiamo disinfettarti la ferita?” gli chiese l’altro.
Ascoltando ciò il dottore gli diede un’occhiata di rimprovero e rispose con tono seccato “No, io lo faccio da solo. Questa ferita non si tocca, intesi?”
Entrambi colpiti dall’espressione del capitano annuirono, così Law se ne andò.
“Shachi, deve esserci rimasto molto male: i suoi poteri non hanno funzionato su quella ragazza.” bisbigliò Penguin al suo amico.
“Già, ma non solo questo.” sussurrò il pirata dagli occhiali da sole “Deve aver preso una cotta per lei.”
“Oh, non esagerare troppo!” continuò il corsaro con il berretto con pon-pon scuotendo la testa “Al capitano non interessano le donne anche se lei è molto affascinante, ma i suoi poteri sì!”
“Può darsi…” Shachi sollevò le spalle e poi fece un sorriso arrossando perché pensava a Lady “… È vero che è molto affascinante… Graziosissima… È proprio un grande peccato che non sappiamo ancora il nome della leggiadra baby… Magari sarebbe diventata la mia ragazza… Aaaaaahhh… Meravigliosa creatura senza nome, dove sei???”
Dopo aver ascoltato subito Penguin gli diede una forte pacca sulla testa rimproverandolo “Ehi, non sognarti troppo, idiota!”


Nello stesso corridoio Law incontrò l’orso bianco e gli chiese “Bepo… Ora stai meglio?”
Bepo divenne subito un po’ nervoso sapendo che il capitano aveva sospettato qualcosa, ma ben presto gli rispose “Sì, capitano, sto meglio, grazie!”
“… E come hai fatto a sapere che quella ragazza è muta?” lo interrogò Law con occhi sospettosi.
A quella domanda Bepo rimase sorpreso ed imbarazzatissimo e si innervosì terribilmente cercando di trovare la risposta fino a quando gli venne qualcosa in mente “… Ehm… Ecco… Ah, sì! Lei me l’ha fatto sapere dopo avermi dato un foglietto!”
“Ma davvero?” gli chiese il dottore non convinto e gli porse la mano “Potresti darmi quel foglietto? Vorrei leggerlo.”
Dopo averlo ascoltato l’orso si coprì di sudore freddo e gli rispose in modo ancora più nervoso di prima “… Ahem… Beh… Non è possibile…”
“Perché, Bepo?”
“… Perché… Ecco… Perché… l’ho perso…” balbettò l’orso che poi abbassò il capo “… Scusami…”
Però il capitano ritirò la mano e gli disse con una voce stranamente calma “L’hai perso? Peccato… Ora vado allo studio, a dopo.” e se andò lasciando Bepo il quale poi si sentì sollevato e lo guardò camminare fino a scomparire pensando “Mi dispiace molto per aver tradito la fiducia del capitano, ma non posso assolutamente violare le leggi di Madre Natura!”


Nello studio medico Law sapeva benissimo che Bepo aveva mentito, ed appoggiò la katana contro il muro e mise il cappello sull’attaccapanni e poi sollevò poco la sua felpa per poter osservare la ferita fatta da Lady. Guardandola fece un ghigno “Creatura misteriosa, mi hai lasciato questa… Ora mi farò una speciale cucitura come se fosse un tuo bel ricordino! Non parlo della tua bellezza, ma dei tuoi poteri e del tuo coraggio. Sono sicuro che un giorno ci incontreremo di nuovo: mi piacerebbe tanto conoscerti ed anche studiarti!” e rise ricordando meglio gli occhi, la bocca, il naso, il viso ed i capelli della ragazza…


“… Mi ha chiamato, capitano?” chiese Vincent a Drake cercando di farsi coraggio.
Il corsaro mascherato era voltato di schiena ed era affacciato alla balaustra della nave osservando il mare illuminato dai raggi del sole, non era solo: ma era con Goliath, Jack, Ernest e Thomas. Mentre gli altri pirati li stavano osservando in silenzio con un’espressione non piacevole…
“Vincent,” gli rispose il capitano senza nascondere la rabbia e poi si girò per guardarlo “hai progettato tutto tu? Hai drogato Goliath e gli altri che avevano il compito di sorvegliare la nave, hai portato la nostra navigatrice di bordo a Leopardia dove avevi intenzione di abbandonarla? Forse volevi darla ai Draghi Celesti come una schiava?”
“Cosa??? MA NO! Non è così: non era una mia intenzione di dargliela…” non finì la frase perché subito Drake lo prese per il collo e lo sollevò in alto gridandogli “TACI! Dall’inizio non hai mai voluto Lady come compagna di bordo! Poteva finire nelle mani dei Draghi Celesti ed anche ha rischiato la sua vita!!!”
“Mi dispiace davvero!” supplicò Vincent con voce soffocata cercando di liberarsi dalla presa “È vero che non la volevo, ma non ho mai desiderato che diventasse una schiava e neppure la sua morte!!!”
“Pensavo di escluderti dalla ciurma,” continuò Drake fissandolo con occhi pieni di furia “ma hai fatto soffrire troppo Lady! Su questo non ti perdono!” ed il suo braccio liberò si trasformò in zampa artigliata e si alzò per potersi abbattere su di lui.
NO! ABBI PIETÀ!!!” gridò Vincent terrorizzato ribellandosi e pregando nello stesso tempo. Tutti li guardavano, alcuni con paura, altri con rabbia, altri con dispiacere, ma non si mossero neanche un po’... Improvvisamente qualcuno sbucò dalla porta della coperta e si avvicinò velocemente a Drake ed incominciò a battere i pugni sul suo petto con forza.
“Lady? Cosa stai facendo? Perché mi hai fermato?” le chiese il capitano meravigliato “Vincent è il responsabile di tutto e cercava di cacciarti dalla nave ed accusarti…”
Ma lei non smetteva di picchiarlo facendogli capire di lasciare perdere il colpevole e di non ucciderlo e poi alzò la testa per rivolgersi al capitano… In quel momento Drake fu amaramente colpito vedendo i suoi occhi pieni non solo di lacrime supplichevoli, ma anche di rabbia e forse di odio… Questo gli fece molto male così il suo braccio tornò umano e mollò Vincent sotto gli occhi increduli della ciurma…
“Lady, per quale motivo mi hai salvato di nuovo?” le domandò il pirata dai lunghi capelli neri sorpreso massaggiandosi il collo “Hai corso grande rischio per colpa mia!”
Ma lei non l’ascoltava perché non smetteva di dare i pugni a Drake immobile per lo stupore… Guardandolo Lady stava per smettere di picchiarlo e subito corse via tornandone alla sua camera lasciando il capitano ferito nei suoi sentimenti e tutti i compagni a disagio. Così decise di non punire e neppure di mettere Vincent nella prigione, anzi lui faceva ancora parte della ciurma facendo stupire tutti. Da quel momento divenne profondamente deluso e silenzioso.


“Pronto?” era una voce corposa maschile dal lumaca fono su una scrivania di marmo lucidissimo “Sono io, signore. Mi trovo a Leopardia dove di nuovo è scappata lei.”
“È stata lì quella bastardella?” gli chiese un uomo dalla voce molto altezzosa.
“Non so se si tratta proprio di lei… Hanno scattato delle foto alla Bandiera Rossa, ma si vede sempre una figura incappucciata…”
“Potrebbe essere lei…”
“Probabilmente sì, ma non si è sicuro al 100%.”
“Testimoni?”
“Dicono che il nobile San Rodrigo e le sue guardie sono riusciti a vedere il viso prima di essere stati aggrediti.”
“Allora loro hanno descritto quella bastardella?”
“No, ancora no perché sono tutti feriti e non sono perfettamente coscienti. Anche se…”
“Anche se?”
“Anche se poco cosciente il Drago Celeste ripeteva “… La voglio come moglie…. È bellissima… Melavigliosa…”.”
“Allora non credo che è stata quella bastardella! Sappiamo che lei è bruttissima, sporca e puzzolente!”
“Però sono passati più di 2 anni che è fuggita…”
Ci fu un lungo silenzio.
“… C’è un’altra cosa, signore.”
“Dimmi.”
“Il tenente Rudolph “Boomerang di Acciaio” ha tagliato dei capelli di quel tipo sospetto…”
“Li hai?”
“Purtroppo no: c’è stato un forte vento che li ha fatto sparire.”
“Se fosse davvero lei, non potremo mai riaverla facilmente prima venga presa dal nobile San Rodrigo o da qualche altro Drago Celeste… Sarebbe una grande perdita di tempo! Abbiamo molto faticato per cercare quella maledetta bastardella… Non potrà nascondere ancora per molto i suoi segreti!”
“Signore, cerchi di rilassarsi. Non permetteremo mai che lei finisca nelle mani dei Draghi Celesti: è di nostra proprietà e ci servono i poteri potenti che potrebbero arrivarle.”
“Sì, quando arriverà il momento potremo dominare l’intero mondo e non potremo più temere nessuno! Ah, ah, ah, ah, ah!”
“Ora devo lasciarla: devo avvisare il nostro complice e poi riprendere la ricerca.”
“Sì, se trovate qualche sua traccia, informatemi.” e riattaccò il lumaca fono e sbuffò pensando “Puzzolente, la tua maledetta fortuna sfacciata dovrà finire molto presto…”


Di notte nella Bandiera Rossa tutti erano a letto tranne alcuni per il turno di guardia notturna… sembrava che fosse tornato tutto normale… Ma siamo proprio sicuri? Direi proprio di no: Drake non riusciva a dormire perché era troppo teso forse per il forte senso di colpa…
“Non ha voluto venire nella mensa per la cena” pensò il capitano sotto la doccia “ e neppure uscire dalla sua camera. Non riesco a dimenticare gli occhi di Lady rivolti a me… Ma perché mi sento così?!? Dannazione! Neanche la doccia mi ha fatto togliere questo peso!” e strinse i pugni e poi appoggiò la testa sulla parete della doccia pensando ancora “Perché dovrei preoccuparmi se lei non mi perdona e mi odia?!? Ma cosa precisamente provo per lei???” e sentì il cuore battere fortissimo come un martello. Poco dopo decise di chiudere l’acqua per andare a letto “Visto che è molto tardi, devo alzarmi presto.” e prese un asciugamano per i suoi capelli “Non credo che lei venga oggi per dormire con me come tutte le altre volte…” aprì la porta e con grande sorpresa trovò Lady in pigiama seduta sul suo lettone. Immediatamente chiuse la porta e si sentì moltissimo imbarazzato arrossendo “… Mi ha visto tutto nudo?!? Che vergogna… Ma perché è venuta??? Non voleva evitarmi? Forse non è più arrabbiata con me?... Penso che vorrebbe dirmi qualcosa… Magari vuole confidarsi con me?” così prese un boxer di ricambio nella cassettiera del bagno e lo indossò. E poi uscì con i capelli ancora un po’ bagnati e si sedette a disagio sul letto accanto a Lady che era stranamente calma.
“… Non sembrava affatto turbata per avermi visto nudo… Forse non conosce il pudore... È ancora come una bambina ingenua… Cosa vorrà da me?...” pensò Drake con guance rosse sforzandosi di non fare uscire la sua coda di dinosauro. Calò un lungo silenzio…
“Che intenzione avrà?” pensò l’uomo nervoso ed impaziente osservando Lady “Non si può continuare così per tanto.” quindi decise di rompere il silenzio chiamandola “Lady… non mi odi?”
A quella parola la fanciulla rimase stupita ed immediatamente si rivolse a lui e gli rispose di no scuotendo la testa.
“Proprio sicura?”
Sì.
“Non sei arrabbiata perché ho scoperto… quello che hai sulla tua schiena?”
No.
“Allora per Vincent, vero?”
Sì.
“Ma lui voleva mandarti via dalla ciurma. Dovevo punirlo: ti ha messo in pericolo.”
Così subito la ragazza scrisse su un foglietto e glielo porse “… “Però è stato molto gentile con me e se non mi avesse dato un’arma, sarei stata già rapita. Grazie a lui sono riuscita a tornare da voi! Se lui non mi vuole nella ciurma, posso andarmene via.”… NO! Assolutamente no!” le gridò Drake dopo averlo letto trattenendo Lady “Non dire più queste sciocchezze, ok?”
Sì…
“Era vero che qualcuno cercava di rapirti?”
Sì.
Il capitano non seppe mai che colui che aveva tentato il rapimento era Law Trafalgar “Il Chirurgo della Morte”, ma non diede troppa importanza per non crearle degli inutili traumi e continuò a chiederle lasciandola andare con delicatezza “Lady… Allora perché mi hai rivolto quello sguardo quando stavo per punire Vincent?”
A quella domanda lei era sbalordita perché l’aveva fatto senza rendersene conto a causa di un doloroso ricordo… Nei suoi occhi rivedeva quell’orribile scena accaduta tanti anni fa… Davanti a suoi tristi e spaventati una persona veniva brutalmente uccisa e poi degli uomini che ridevano tanto… Le loro risate malvage e le loro parole crudeli risuonavano alle sue orecchie…
“Lady!!!” la chiamò Drake agitandola “Perché stai piangendo?”
Alla sua chiamata la navigatrice tornò alla realtà e non si era nemmeno accorta delle sue lacrime.
“Lady, che hai?” le chiese il capitano preoccupato, ma anche premuroso “… Quando hai visto che stavo per punire Vincent ti è tornato alla mente uno dei tuoi brutti ricordi, forse?”
Ha proprio indovinato! Ma non voglio raccontarlo!!!, pensò la fanciulla sconvolta e stava per correre e rifugiarsi nella sua camera però la sua mano venne fermata da Drake il quale poi le disse “No, Lady, non ti permetto di andare via di nuovo… Prima mi hai lasciato molto amareggiato, sai? Non devi tormentarti così, capito?”
Guardando i suoi occhi duri e dolci contemporaneamente Lady non smetteva di piangere e subito l’abbracciò forte!
“Povera piccola, la sua vita è stata segnata da un destino così crudele…” pensò il capitano accarezzando la testa della fanciulla e ricordando il marchio sulla sua schiena… decise di fare qualcosa per tirarle su il morale dopo aver visto le sue grandi ali semitrasparenti abbassate per la tristezza… Lady l’abbracciava ancora, ma sentì una punta sulla spalla così girò e scoprì che era la coda verde e coperta da squame… Era la coda da dinosauro di Drake! Osservandola e toccandola la triste espressione della ragazza si mutò in quella gioiosa ed incantata! Anche l’uomo si sentì sollevato e sorrise osservando la navigatrice divertirsi con la sua coda come se fosse un gattino che giocava con una pallina.
“Lady… È il momento di andare a letto.” la chiamò interrompendo il suo entusiasmo “… Ti va di dormire con me come sempre?”
Subito Lady, contenta, annuì e si sdraiò sul lettone abbracciandolo per sentirsi al sicuro. Nel frattempo lui spense la lampada e poco prima di addormentarsi ebbe un ultimo pensiero “Bimba, non permetterò mai che tu sia di nuovo nelle mani di quei bastardi che sono i responsabili delle tue sofferenze. Tranquilla, dolce creatura, ci sono io a difenderti… per sempre!”
Ecco la seconda metà del IX capitolo! Che ne dite, amici? ;)

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© 2013 - 2024 Arce78
Comments11
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Spizzina00's avatar
Drake alla fine si è fatto perdonare, ma non con i regali
ma con la coda :meow:
ahahaha povero Vincent per un pelo!!Dovrebbe fare da servo a lei per un mese!! :XD:
Law ormai ha il marchio di Lady che se lo guarderà sempre come un bellissimo ricordo *A*

Il caro Bepo è un furbastro altro che! :D
Il fatto del biglietto è fortissimo, poveretto con quegli occhi gelidi che lo fissavano, ci credo!! :XD: